L’evento perdita e la ristrutturazione del sistema familiare: una nuova frontiera per gli operatori
Famiglie tra crisi e scelte
LA GESTIONE DELLA PERDITA
Il sistema familiare sperimenta continuamente vissuti connessi alla gestione della perdita: ogni evento normativo che si succede all’interno del ciclo di vita familiare, comporta una serie di mutamenti personali, strutturali, organizzativi.
I mutamenti personali riguardano la crescita dell’individuo in quanto tale, l’evoluzione che il susseguirsi delle varie vicende, comporta in termini di arricchimento di esperienze.
I mutamenti di ordine strutturale riguardano nello specifico la struttura del sistema familiare, che via via evolvendo nel ciclo di vita, necessita di un continuo aggiustamento dei ruoli e delle funzioni che i singoli membri assumono.
I mutamenti di ordine organizzativo si ripercuotono sulle regole familiari, quell’intreccio di bisogni assolutamente specifico, che la famiglia continuamente adegua all’interno dei nuovi contesti in cui si viene a trovare.
Essendo l’individuo e tutto il sistema familiare un soggetto in continuo mutamento, è chiaro che ogni singolo evento porta con sé il concetto di "perdita": come si è avuto modo di osservare nel capitolo secondo, il ciclo di vita familiare è costellato da una serie di accadimenti, per lo più scelti, che comportano continue revisioni individuali e gruppali, di "ciò che si era e ciò che si è".
Da sottolineare è la caratteristica della scelta che accompagna gli eventi critici normativi, e che li distingue nettamente da quelli non normativi.
La scelta presuppone la volontà e la presa di coscienza che, per quanto possa sconvolgere l’ ordine familiare, è rivestita da una serie di aspettative sia in ordine alla dimensione temporale, che in quella psicologica. La famiglia cioè, si aspetta che determinati eventi si succedano in un determinato momento (il tempo psicologico della famiglia) e con determinati presupposti e modalità.
Gli eventi critici paranormativi non possiedono per lo più, la caratteristica della scelta (Ci riferiamo soltanto degli eventi critici paranormativi che non contengono l’elemento della scelta) per cui, non essendo accompagnati da una serie di aspettative, sconvolgono il sistema nella sua interezza: la famiglia, cioè, non si trova in alcun modo "preparata" ad affrontarli.
Un evento critico particolarmente destabilizzante per la famiglia è rappresentato dalla perdita di un membro di essa. Una delle caratteristiche che connota un evento di questo tipo è la "ricorrenza mnestica. Questa ripetitiva e involontaria reminiscenza non riguarda solo eventi eccezionali, ma anche i principali eventi di vita negativi (perdita di persone care, gravi incidenti, malattie e invalidità). Il fenomeno per cui compaiono ricorrentemente alla coscienza dell’individuo pensieri, immagini, ricordi relativi all’evento prende il nome di ruminazione mentale che è una forma di pensiero cosciente che verte per un esteso periodo di tempo su di un oggetto determinato".(Trombini, 1994, p.51)
Se questo processo involontario quanto necessario, non viene elaborato, cioè non viene rivestito di significato, tenderà a cronicizzarsi e a ripresentarsi trasformando il percorso della gestione della perdita da "naturale" a "patologico".
E’ proprio l’attribuzione di senso che permette di elaborare un lutto: per dirla alla maniera della corrente esistenzialista "L’assenza di significato è l’orrore del Nulla esistenziale. E’ la soggettività in cui la realtà si è allontanata o è completamente scomparsa, e con essa ogni consapevolezza del Sé e degli altri.(Watzlawich, Beavin, Jackson, 1971, p.261)
La perdita di un membro familiare rientra in entrambe le categorie di evento normativo e paranormativo a seconda le modalità, le circostanze ed il momento in cui si verifica, e sarà questo l’oggetto dei prossimi paragrafi.
L’evento perdita e la ristrutturazione del sistema familiare
- Introduzione
- Incontro con il sistema terapeutico
- Famiglie tra crisi e scelte
- Riferimenti bibliografici
Prof. UGO MARCHETTA
Dott.ssa SAMARIA CARERI
Università degli Studi di Palermo, Cattedra di Psicologia Sociale della famiglia, Quaderni di Psicologia Sociale e Applicata, Quaderno n. 7