Allegato C2 - Comune di Genova:
"La casa di Pollicino"
DIREZIONE SERVIZI ALLA PERSONA SETTORE POLITICHE SOCIALI "PROGETTO AFFIDO FAMILIARE" |
ASSESSORATO ALLA CITTA’ SOLIDALE |
"LA CASA DI POLLICINO" PROGETTO DELLA COOPSSE C.S.R.L. |
Presentazione
La "Casa di Pollicino" è una risorsa a sostegno dell’Affido Familiare e del percorso di deistitutizzazione dei minori.
Il Progetto nel suo complesso si rivolge alla fascia d’età 5/15 anni: l’intervento di tipo residenziale è circoscritto alla fascia d’età 9/15 anni e i progetti hanno, di norma, una durata medio-breve (mediamente un anno). Utilizza una struttura dove poter accogliere minori sia in residenzialità sia con interventi diurni: il dimensionamento ideale della struttura è fino a 5 residenti + 5 in appoggio diurno.
La "Casa di Pollicino" è stata pensata come possibile risposta a situazioni:
- di temporaneo allontanamento dal nucleo familiare d’origine in attesa di una famiglia affidataria;
- di crisi o momentanea interruzione in percorsi di Affido Familiare già avviati;
- di più minori in Affido Familiare nello stesso nucleo, che di conseguenza abbia necessità di supporto:
- in cui occorra assicurare un’accoglienza residenziale avviando, contemporaneamente, un Affido Familiare parziale (alcuni giorni alla settimana o in momenti della giornata o nei week-end);
- in cui sia possibile favorire un riavvicinamento tra il minore e la sua famiglia naturale, con un percorso graduale e tutelato.
L’organizzazione
Gli educatori (6 + 1 coordinatore) favoriscono la creazione e il mantenimento di un buon clima all’interno della Comunità per accogliere, osservare e sostenere i bambini ed i ragazzi in percorsi di Affido Familiare o nelle fasi di riavvicinamento e reinserimento nella famiglia d’origine; mettono a disposizione la loro professionalità per sostenere interventi anche a domicilio e per facilitare l’accesso alle risorse educative presenti sul territorio (Scuole, Associazioni, Agenzia Educativa territoriale, Laboratori Educativi Territoriali). Attraverso un lavoro di osservazione, inoltre, aiutano gli operatori dei servizi nel lavoro di osservazione e valutazione della famiglia d’origine ai fini di un possibile rientro del bambino/ragazzo in famiglia.
Specificità
La Casa di Pollicino utilizza le professionalità che ruotano intorno al progetto per l’attivazione di momenti di sostegno educativo alla genitorialità e di accompagnamento.
Offre, concretamente, interventi educativi articolati secondo le esigenze del minore e della famiglia e possono essere anche modulati e modificati nel tempo:
- nella fascia diurna feriale, in alcuni o tutti i giorni (con eventuale pranzo o cena)
- nella fascia diurna, in alcuni giorni e con alcuni pernottamenti
- accoglienza residenziale anche solo in alcuni giorni della settimana
- accoglienza residenziale a tempo pieno, con eventuali rientri in famiglia nei fine settimana o in altri giorni concordati.
Punti di particolare rilevanza di questo tipo d’intervento sono:
- la valenza della territorialità (il progetto è rivolto a casi dei Distretti Sociali più limitrofi alla struttura), che permette un supporto diurno evitando cambiamenti nell’organizzazione della quotidianità dei minori; inoltre, attraverso il progetto è possibile favorire una maggiore integrazione con le opportunità presenti sul territorio;
- la durata limitata dei progetti, in ogni caso commisurata al tipo d’intervento richiesto; anche la tempestività è un elemento di forza, soprattutto nei casi di "crisi" connessa al passaggio all’adolescenza. La capacità di essere tempestivi e di agire sinergicamente (Casa di Pollicino, servizio di riferimento, altre agenzie educative coinvolte) gioca a favore del contenimento della durata dell’intervento. È chiaro che, in termini generali, un servizio di supporto alla famiglia o di supporto al minore in attesa di rientro in famiglia affidataria o naturale, ha comunque, per definizione, una durata significativamente ridotta rispetto alla permanenza media nelle CEA. Per quanto riguarda le esigenze si rilevano aumenti di necessità d’interventi diurni per la fascia oraria tardo pomeridiana per lavori dei genitori in tali orari;
- interventi "domiciliari" di sostegno ad adulti che attraversano un periodo di difficoltà nell’assumere e mantenere il proprio ruolo genitoriale. L’intervento si configura quindi come attività di "counseling" e richiede capacità e professionalità specifiche, presenti nell’èquipe della comunità.
Il Progetto, che ha richiesto un discreto cambiamento nella presentazione e predisposizione dei progetti sui casi e la necessità di un forte raccordo e collaborazione fra operatori del caso e delle strutture, ha consentito l’attivazione di percorsi d’intervento innovativi, articolati e flessibili, sia a sostegno della permanenza nella famiglia d’origine, sa per il prosieguo d’affidi familiari in difficoltà, senza i quali si sarebbero attivati tradizionali inserimenti in strutture residenziali, con un sicuro aggravio di costi ed una ben diversa valenza tecnica per i minori interessati e le famiglie di riferimento.
Attuazione
Il Progetto, presentato nel 2001 da Coop.S.S.E. nell’ambito di un bando per progetti sperimentali, è stato poi rivisitato, per predisporne concretamente l’avvio, da un gruppo congiunto di lavoro di responsabili ed operatori della Cooperativa e, per il Comune, dai Responsabili ed operatori per la residenzialità e del Progetto Affido, che ha reso più flessibili e duttili gli aspetti organizzativi e costruito una maggiore vicinanza metodologica, indispensabile per il raggiungimento di obiettivi comuni.
E’ stato realizzato un primo percorso di formazione per gli operatori del progetto "La Casa di Pollicino", articolatosi in quattro giornate fra aprile e giugno 2003, sono state definite le schede per la presentazione delle richieste e le modalità di analisi delle stesse, realizzati incontri per la presentazione del progetto agli operatori dei Distretti Sociali Ponente, Medio Ponente, Centro Ovest e Valpolcevera.
Per verificare ed autorizzare gli ingressi, è stata organizzata un’Èquipe Mista (generalmente mensile), alla quale partecipano i responsabili del Progetto Affido Familiare e della Residenzialità, l’amministrativo del Progetto Affido, un operatore dell’affido ed uno della residenzialità della zona interessata dalla sperimentazione e i referenti del privato sociale.
Questa esamina le richieste e ne valuta la congruità con il progetto e la fattibilità, verifica la possibilità d’avvio dell’intervento e predispone i necessari contatti con gli operatori del caso (se il caso è congruo gli operatori partecipano alla Èquipe mista per predisporre insieme tempi e modi dell’avvio dell’intervento), predispone e monitorato le eventuali liste d’attesa, curando le relative comunicazioni con gli operatori dei distretti (richiesta integrazione e aggiornamenti della scheda/richiesta, comunicazione in merito alla validazione o meno della richiesta, ecc.) e monitorando complessivamente l’andamento del progetto.
L’Equipé è anche il luogo in cui ci si confronta su eventuali problematiche emerse, che prospettino la necessità di modifiche del progetto. Tale organizzazione ha permesso di consolidare gli aspetti innovativi dei progetti, di formare un approccio ed un metodo di valutazione delle domande condiviso.
Riepilogo richieste ed interventi al 31.12.05 | |||||
Domande pervenute n. 30 | Decadute n. 6 | Non congrue n. 7 | Accolte n. 17 | Concluse n. 9 | Attive n. 8 |
Residenziali n. 14 SemiR n. 3 |
Residenziali n. 4 | Residenziali n. 7 | Residenziali n. 3 SemiR n. 3 |
Residenziali n. 0 SemiR n. 2 |
Residenziali n. 3 SemiR n. 1 |
Appoggio n. 13 | Appoggio n. 2 | Appoggio n. 0 | Appoggio n. 11 | Appoggio n. 7 | Appoggio n. 4 |
M n. 16 | M n. 4 (R) | M n. 5 (R) | M n. 7 (1 R - 3 A - 1R/A - 2 SemiR) | M n. 4 (2 A - 2 A/R - 1 SemiR) | M n. 3 (1 R - 1 SemiR - 1 A) |
F n. 14 | F n. 2 (A) | F n. 2 (R) | F n. 10 (2 R- 6 A - 1 R/A - 1 SemiR) | F n. 5 (3 A - 1 A/R - 1 SemiR) | F n. 5 (2 R - 3 A) |
- Premessa
- Forme d'accoglienza e strumenti a sostegno dell'affido
- Non solo affido: le forme di sostegno ai nuclei familiari di origine in difficoltà
- Forme di sostegno all'affido familiare
- Allegato A1
- Allegato A2
- Allegato A3
- Allegato A4
- Allegato A5
- Allegato B1
- Allegato B2
- Allegato B3
- Allegato B4
- Allegato C1
- Allegato C2
- Allegato D
Documento fornito da:
Liana BurlandoCreato da:Comune di Genova
Coordinamento Nazionale Servizi Affidi