Ripensare l’accoglienza
- Premessa
- Forme d'accoglienza e strumenti a sostegno dell'affido
- Non solo affido: le forme di sostegno ai nuclei familiari di origine in difficoltà
- Forme di sostegno all'affido familiare
- Allegato A1
- Allegato A2
- Allegato A3
- Allegato A4
- Allegato A5
- Allegato B1
- Allegato B2
- Allegato B3
- Allegato B4
- Allegato C1
- Allegato C2
- Allegato D
Il Coordinamento Nazionale Servizi Affidi presenta le riflessioni formulate in merito alle nuove forme d’accoglienza e i nuovi strumenti a sostegno dell’affido, già confrontate e condivise con le Associazioni del Privato Sociale che si occupano di affido familiare.
PREMESSA
Punto di partenza sono le riflessioni che da qualche tempo i servizi pubblici, le associazioni, il terzo settore stanno facendo a fronte del crescente numero di famiglie con minori in situazione di malessere e, contemporaneamente, della crescente difficoltà delle famiglie in generale, incluse quelle potenzialmente disponibili all’accoglienza. Sempre più frequentemente, infatti, le famiglie oggi si trovano a vivere una "difficile normalità" nel gestire la vita quotidiana e tale situazione se da un lato porta a una maggiore difficoltà nel diffondere la cultura della solidarietà, dall’altro richiede un maggior impegno alle istituzioni nel garantire nuove e adeguate forme di sostegno alle famiglie.
La presa d’atto di tale situazione permette ai Servizi di riflettere su forme differenziate d’accoglienza, forme che coprono un arco che va dal buon vicinato all’affido con supporto professionale.
Occorre sottolineare, comunque, il ruolo di prevenzione dell’affido familiare, determinante per limitare l’inserimento di minori in strutture residenziali a quei soli casi in cui lo si ritiene necessario e utile o in ogni caso per ridurne la permanenza al tempo necessario per preparare il minore ad entrare in un altro ambiente familiare.
Desideriamo, inoltre, precisare, che per quanto concerne l’affidamento familiare di minori stranieri, proprio per le peculiarità e complessità che questa tipologia d’intervento presenta, il C.N.S.A. ha approfondito tale argomento insieme alle associazioni del Privato Sociale. Le riflessioni che sono emerse hanno permesso di realizzare un documento specifico, cui si rimanda, e che ha avuto lo scopo di suggerire i presupposti necessari per affrontare adeguatamente la realtà dei minori stranieri e delle loro famiglie che, proprio per la sua complessità, stenta a trovare nell’affidamento familiare, sia omoculturale sia eteroculturale, un valido intervento d’aiuto.
Documento fornito da:
Liana BurlandoCreato da: Comune di Genova
Coordinamento Nazionale Servizi Affidi