Premessa sul FOCUS: proposta di legge per il riordino della professione
L’Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali, si è posto già da numerosi anni l’esigenza di armonizzare la normativa che regola la professione.
La precedente Consigliatura aveva pianificato occasioni di incontro con le forze politiche, istituzionali e con le rappresentanze della professione per la promozione di diverse proposte di riforma e per superare specifici nodi dell’esercizio della professione.
Sono state presentate infatti da parte di parlamentari di appartenenze politiche diverse, alcune proposte di legge che prendono in considerazione aspetti dell’ordinamento e della condizione professionale, in particolare quelle a firma dell’On.le Siliquini, On.le Serafini, On.le Fontana, On.le Mattesini.
Nel novembre 2010, al termine del precedente mandato consigliare dell’Ordine, si è prospettata una proposta di revisione del Decreto Legge 328/2001 concernente il progetto formativo accademico con percorso di 5 anni ed unico titolo di Assistente Sociale come profilo professionale, presentata a cura del CROAS Veneto, che ha visto cogliere il consenso unanime dei presidenti CROAS riuniti in conferenza il 29 ottobre 2010.
Questo Consiglio Nazionale, fin da subito, ha preso in considerazione il tema del riordino della professione, sia per dare continuità a quanto il precedente Consiglio aveva già espresso, sia per rispondere alle esigenze ulteriormente maturate in seno alla comunità professionale. Sono stati quindi pianificati e condivisi momenti di confronto con le realtà significative della comunità professionale quali: ASSNAS, SUNAS e AIDOSS. In questo periodo sono stati costanti i momenti di confronto con i diversi CROAS attraverso la partecipazione dei rappresentanti delle aree regionali nelle commissioni nazionali e con le diverse Conferenze dei Presidenti. Tutto questo al fine di garantire una governance partecipata e condivisa dei temi rilevanti per la professione. Oltre a ciò si sono comunque riattivati i contatti con gli Onorevoli firmatari delle proposte di legge e sono stati riavviati i tavoli di confronto in sede di MIUR, non dimenticando peraltro l’attiva presenza del CNOAS all’interno del Comitato Unitario delle Professioni (CUP).
L’intero percorso, che avrebbe visto impegnato il CNOAS nel corso di qualche anno, ha subito un’accelerazione dovuta all’approvazione della Manovra Finanziaria dell’agosto 2011.
Nell’intento di liberalizzare il mercato del lavoro interno il Governo, nella prima stesura del Decreto, aveva previsto la cancellazione degli Ordini Professionali.
A fronte di un’azione condivisa da tutti gli Ordini delle professioni intellettuali, appartenenti al CUP, si è avviato un processo non di mera cancellazione, ma di riordino che vede attualmente impegnato il Ministero di Giustizia in un tavolo concertativo avviato il 4 ottobre 2011 con tutte le professioni e presieduto dalla Sottogretaria On. Alberti Casellati.
L’Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali, membro del direttivo CUP, ha condiviso e sostenuto questa posizione nell’azione finalizzata ad evitare la soppressione degli Ordini, e nella predisposizione di una proposta di legge unitaria per tutte le professioni intellettuali.
Proposta che raccoglie in una parte iniziale i principi generali cui le professioni si debbono esprimere e una parte di articolato per ogni professione, in cui ogni ordine professionale esprima la propria specifica proposta.
In quella sede ogni ordine ha espresso la propria volontà (vedi allegato n°1 ) e sempre in quella sede si è convenuto che ogni ordine avrebbe fatto pervenire entro e non oltre 15 giorni, attraverso il CUP, la propria proposta di riordino specifico in applicazione al dettato dell’art. 3 comma 5 della legge 148/2011, che fra l’altro prevede un’applicazione rapida, entro 12 mesi dall’emanazione della legge.
Nei fatti questo processo si è sviluppato in poche settimane.
Immediatamente il CNOAS si è attivato attraverso un lavoro condiviso tra Ufficio di Presidenza, alcuni Presidenti di Commissione e con il supporto di un legale esperto per la stesura di un testo articolato che potesse racchiudere tutte le precedenti norme presentate e non ancora approvate. Nella seduta di Consiglio del 15 ottobre sono stati esaminati collegialmente tutti i singoli articoli redatti e si è deliberato il testo di proposta così come allegato.
Successivamente in data 29 ottobre il testo è stato posto all’attenzione della Conferenza dei Presidenti convocata appositamente. E’ stato quindi opportunamente condiviso che questa è una possibilità per dare risposta alle numerose e cogenti necessità delle persone di avere una professione adeguata ai tempi odierni. Rimane una proposta di riforma che potrà subire ulteriori modifiche o integrazioni e pertanto è stato richiesto, per il tramite dei CROAS e delle Associazioni sindacali e professionali, di avere riscontri e proposte a tal fine.
CNOAS