TUTELA DELL'IMMAGINE PUBBLICA DEGLI ASSISTENTI SOCIALI
Al Presidente Dott.ssa F. Dente del CNOAS
Al Presidente Dott.ssa L. Spisni della Commissione "Etica e Deontologia"
Al Presidente Dott.ssa I. Mastropasqua della Commissione "Ricerca, Sviluppo e Innovazione"
Al Presidente Dott. G. Viani della Commissione "Comunicazione e Partecipazione"
Il Codice Deontologico degli Assistenti Sociali, promulgato a Roma il 6 aprile 2002, nell'art. 56 richiede, a ciascun professionista, di adoperarsi per il rispetto e la tutela dell'immagine della comunità professionale e dei suoi organismi rappresentativi.
Il dovere di ogni assistente sociale è quello di segnalare, agli organismi che lo rappresentano, tutti gli episodi in cui si verifica una diffusione alterata e falsata dell'immagine della professione di assistente sociale.
È pacifico che l'esercizio di tale dovere dovrebbe essere facilitato dai suddetti organismi.
La comunità professionale, pertanto, richiede al CNOAS di riconoscere ad un'apposita Commissione tale funzione, pubblicizzandone in modo chiaro le relative modalità e competenze.
Tale Commissione, in primis, dovrebbe assumere il compito di accogliere le segnalazioni provenienti dal singolo professionista, dalle associazioni e sindacati di categoria e dagli Ordini regionali e, previa adeguata istruttoria, dovrebbe attivarsi per porre in essere tutte le opportune azioni finalizzate ad ottenere una rettifica, di pari efficacia comunicativa, alle informazioni/immagini distorte che son state trasmesse.
Pare necessario, con cadenza periodica da concordarsi, che la suddetta Commissione informi la Comunità professionale circa tutte le attività messe in atto per la promozione, tutela, conoscenza, diffusione e corretta percezione dell'immagine e dell'attività degli assistenti sociali a livello pubblico, usufruendo dei canali informativi telematici (quali il sito ufficiale del CNOAS ovvero il portale dedicato alla nostra attività Assistentisociali.org) ovvero dei canali informativi classici (quotidiani, riviste ecc.).
Gli studenti di Scienze del Servizio Sociale e della relativa Laurea specialistica si fanno anch'essi promotori di questa iniziativa. In qualità di futuri professionisti che, fin da ora, cercano di far propri i doveri professionali deontologicamente previsti.