Pratiche di reinvenzione
Non abitiamo mai bene quelle case troppo perfette, abbiamo bisogno di spostare un mobile, un quadro ci appare troppo alto, la luce troppo fioca, ci accorgiamo che il tavolo scelto quadrato sarebbe stato meglio tondo. La piazza progettata per ospitare la socialità di un quartiere di edilizia popolare un po’ anonimo resta deserta. Inspiegabilmente quel piccolo giardino in mezzo alle case è attraversato lungo il giorno da molte popolazioni, le mamme con i bambini, poi i ragazzi e in altri orari gli anziani. Gli spazi, coś come le intenzioni e i comportamenti delle persone non possono essere "interamente" piegati ad un uso e ad un senso dalla progettazione di qualcuno o dall’intenzionalità politica univoca di un decisore. Certamente anche le caratteristiche e le trasformazioni dell’ambiente fisico possono favorire un’evoluzione progressiva dei comportamenti nello spazio. Ma, soprattutto, essi sono reinventati dalle pratiche, trasformati dall’uso, sovvertiti da nuove abitudini. Tali pratiche restano a loro volta impregnate dei loro luoghi: l’esperienza che avviene entro uno spazio se lo porta via, in qualche modo, cucito addosso. Spazi urbani che consentano esperienze di vita significative per i ragazzi di origine straniera, sono spazi più abitabili per tutti.
Bibliografia
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- Cassano F., Approssimazione. Esercizi di esperienza dell’altro, Il Mulino, Bologna 2003;
- Consonni G., Dalla radura alla rete. Inutilità e necessità della città, Unicopli, Milano 2000;
- Galimberti U., Paesaggi dell’anima, Mondadori, Milano 1998;
- Galimberti U., Psichiatria e fenomenologia, Feltrinelli, Milano 2003;
- La Cecla F., Perdersi. L’uomo senza ambiente, Laterza, Roma, Bari, 2005;
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- Twine F.W., "Brown skinned white girls: class, culture and the construction of white identity in suburban communities", in Gender, Place and Culture, Vol. 3, N.2, 1996.
- Appunti sui percorsi dei ragazzi di origine immigrata
- Tra due appartenenze
- La definizione di mappe cognitive
- Una dimensione simbolica e affettiva
- Esperienze di attraversamento
- Il punto di non ritorno
- Un quotidiano esercizio di traduzione
- Lo spazio dell’abitare
- Una molteplicità di sguardi e culture
- La pluralità delle appartenenze
- Pratiche di reinvenzione
A cura di:
Anna GranataElena Granata
Articolo già pubblicato su Animazione Sociale n.11, Novembre 2007