L’Organizzazione nel servizio sociale
L’organizzazione è un complesso ordinato di beni, di persone, di norme finalizzato alla produzione, all’erogazione, alla realizzazione di un qualche cosa. Il termine organizzazione rimanda al concetto di predisposizione delle misure opportune per il buon funzionamento di una determinata realtà produttiva o di servizio.
L’organizzazzione è caratterizzata da:
- fine: la situazione desidearbile futura che l’organizzazione cerca di realizzare. Il fine giustifica le attività e l’esistenza stessa dell’organizzazione;
- efficienza: grado con cui l’organizzazione arriva al raggiungimento del fine;
- efficacia: definisce il rapporto tra risultati e mezzi impiegati per ottenerli, è la valorizzazione delle risorse per raggiungere il fine;
- sistemi operativi: modalità gestionali per svolgere le funzioni necessarie alla vita organizzativa (del personale, delle macchine, ecc.);
- struttura organizzativa: architettura formale che collega i diversi soggetti dell’organizzazione (unità organizzative e persone che esprimono definiti ruoli);
- significati simbolici assunti dai servizi;
- tecnologia: identifica la strumentazione professionale utilizzata per ottenere i prodotti dell’organizzazione;
- persone: che operano nell’organizzazione sulla base dei ruoli loro attribuiti, ma che sono portatrici di proprie culture e valori ed interessi la cui convergenza con quelli dell’organizzazione non è affatto automatica e che comunque influiscono sui modi di leggere le situazioni e sulle azioni stesse. Ci sono elementi caratteriali di ogni operatore che influiscono sull’organizzazione.
Nei servizi pubblici l’organizzazione è anche l’insieme delle modalità con le quali le amministrazioni traducono la proprie competenze e scelte in prestazioni ed interventi.
Variabili organizzative | Strumenti per leggere un’organizzazione | |
Variabili di contesto | ||
Variabili risultanti |
Variabili organizzative:
Modalità con cui si realizzano le relazioni di connessione tra gli elementi del sistema, delineandone specifici attributi funzionali ai risultati organizzativi.
Variabili di contesto:- INDIVIDUALI: concernono le caratteristiche delle persone che operano nel sistema stesso, che rilevanti per il suo funzionamento;
- TECNICHE: insieme di modalità operative ed applicative di cui si avvale il lavoro umano;
- ISTITUZIONALI: vincoli e condizionamenti, il campo di attività e di variabilità del sistema, considerate le finalità dell’ente e la cornice in termini di competenza;
- SOCIALI: fanno riferimento all’insieme delle relazioni interpersonali che si manifestano nell’ambito del sistema organizzativo e che incidono definendolo.
COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO (cosa accade nella realtà, l’esito delle connessioni delle variabili di contesto):
- ATTIVITA’: azioni umane professionali che vengono espresse nei termini di rapporto;
- INTERAZIONI: con altri soggetti per realizzare determinate attività;
- SENTIMENTI: ciò che viene provato nello svolgimento delle attività e nelle relazioni con altri soggetti.
Risultato dell’agire, il prodotto dell’attività, del processo di trasformazione in termini di efficacia organizzativa (risultati attesi), ma anche soddisfazione individuale.
Modalità di adesione all’organizzazione:
- ALIENANTE: scarso interesse individuale ed un esercizio autoritario di chi esercita il potere nell’organizzazione, vi è un esclusivo esercizio formale del proprio ruolo da parte dell’operatore.
- UTILITARISTICA: interesse esclusivamente remunerativo, coniugato però ad uno scarso controllo della qualità da parte di chi esercita il potere.
- ETICA/PARTECIPATIVA: interesse alle finalità del lavoro esercitato e controllo di qualità da parte di chi esercita il potere nell’organizzazione. Può portare dei conflitti, ma sempre nella dimensione della partecipazione attiva.
Una situazione organizzativa data non vincola mai in modo rigido un operatore, vi sono sempre dei margini di libertà utilizzabili perchè in ogni organizzazione ci sono sempre degli spazi di incertezza non regolati.
Le norme non possono regolare tutto, ci sono degli spazi di incertezza e l’uso della libertà mette alla prova l’operatore e il suo buonsenso.
- FUNZIONIGRAMMA: Rappresentazione grafica delle funzioni dell’ente per il cui conseguimento si organizzano diverse attività tramite la modalità organizzativa definita SERVIZIO oppure UNITA’ OPERATIVA.
- ORGANIGRAMMA: Rappresentazione grafica dell’articolazione della struttura organizzativa (delle norme) che mostra le diverse connessioni tra soggetti e soggetti o tra servizio e servizio, o tra unità operativa e unità operativa.
E’ uno strumento che consente di visualizzare la distribuzione delle competenze e le dipendenze gerarchiche tra le molteplici unità, posizioni e ruoli organizzativi.
Nell’organigramma c’è una distribuzione verticale "autorità di line" che definisce la gerarchia nell’organizzazione, e anche una distribuzione orizzontale "legame di staff", che definisce particolari modalità di consulenza e sostegno tecnico-professionale.
Qualsiasi organizzazione deve coltivare in modo equilibrato una capacità organizzativa, una forza organizzativa di tipo conservativo (sempre coniugando il massimo dell’efficacia e dell’efficienza) e una forza di tipo imprenditoriale.
La prima forza è legata al grado di integrazione e di funzionamento degli elementi organizzativi, al coordinamento degli stessi, alle regole ed ai valori presenti, ai comportamenti e alle motivazione dei partecipanti, alle professionalità presenti, ecc.
La forza imprenditoriale dipende invece dalla capacità di intuire la via per ottere il risultato prefisso e dalla volontà per raggiungerlo.
La coesistenza delle due forze ed il loro dinamico equilibrio costituiscono la base della vitalità organizzativa: la forza ce l’insieme organizzativo esprime per tendere al fine è proporzionale al prodotto della forza organizzativa di tipo conservativo per la forza o capacità di tipo imprenditoriale.
L’obiettivo dell’organizzazione è quello di salvaguardare ciò che già esiste, ma tendere anche all’innovazione e al miglioramento.