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Progettazione nel servizio sociale
Gli approcci della progettazione
Approccio "sinottico-razionale"
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- Massimamente pre-strutturato
- Le più ingenti risorse (di tempo, economiche) sono impiegate per elaborare il progetto (inteso come prodotto cartaceo)
- Nel progetto sono indicati dettagliatamente obiettivi e passaggi dell’intervento
- Non c’è coinvolgimento reale dei destinatari e dei soggetti attori del progetto
- C’è una comprensione a priori dei bisogni e comunque estranea e lontana dai soggetti "portatori del problema"
- Gli indicatori non misureranno i risultati in termini di qualità della vita dei destinatari bensì in termini quantitativi (p.e. n° di persone che hanno frequentato, n° di colloqui, ecc.)
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Approccio "concertativo" o "partecipato"
- Si parte da un’ipotesi di cambiamento di una data realtà che è confrontata, negoziata, concertata con i destinatari. Per questo è cruciale la tappa dell’attivazione
- Valorizza la dimensione dell’interazione sociale ed il livello cognitivo ed emotivo
- Assume che non esista una conoscenza unica ed oggettiva della realtà esterna ma essa è il frutto delle costruzioni dell’osservatore: la realtà non è scoperta ma è inventata
- Il problema e l’ambiente non sono dati a priori
- Il processo d’interazione tra i diversi attori prosegue in tutte le tappe
- Pur condividendo un impianto logico comune ogni attore continua ad essere portatore di aspettative, presupposti cognitivi, posizioni di potere, e ad avere ampi margini di autodeterminazione e negoziazione
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Approccio "euristico" (da eurisko=ricerco)
Come l’approccio "partecipato" pone al centro la tappa attivazione, ma rispetto ad esso:
- Si rinuncia a conseguire obiettivi predeterminati a monte dagli operatori-progettisti
- Il progetto è in continua costruzione ed i protagonisti sono i suoi destinatari
- L’operatore-progettista fa da promotore, stimolo, impulso per la comunità
Misurare la riuscita di un progetto in base al conseguimento di un risultato predefinito può indurre a porre in secondo piano i "processi", che sono il risultato reale dell’intervento sociale
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Si pone contro il processo di "etichettamento" , quel meccanismo che accentua la marginalità. p.es. : rivolgersi pubblicamente a ragazzi deboli, sviluppa identità e appartenenze emarginanti
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• La progettazione è intesa come prodotto di un percorso e non come luogo di partenza ("modello sinottico")
• Dalla tappa di attivazione può non scaturire un unico progetto bensì tanti sotto progetti tra loro connessi con un proprio percorso di progettazione, realizzazione e verifica
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L’approccio euristico si fonda su un approfondito lavoro di ricerca, analisi del contesto, del problema, della comunità, e sulla presenza di ricerche basate sulla metodologia della ricerca-azione (action-ricerca)
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Il progetto inteso come strumento di razionalità lineare risulta gravemente disturbante e inefficace, quando il successo di un intervento dipende da iniziative della popolazione o dall’operare integrato di molteplici soggetti organizzativi.
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A cura di:
Gianfranco Nicastri
Creation date : 2006-08-30 - Last updated : 2010-01-11