La Cooperazione Internazionale allo Sviluppo
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1 | Art. 1, comma I, General Assembly Resolution 41/128, Declaration on the Right to Development, 4 December 1986. | «« |
2 | In origine questi paesi vennero definiti "Terzo Mondo" dall’economista francese Sauvy, per definire quei paesi che non sono dotati di una struttura produttiva industriale di tipo capitalista, né di stampo socialista. Dalla fine degli anni Ottanta, però, in coincidenza con la caduta del muro di Berlino e la conseguente fine della Guerra Fredda, sembrò più appropriato definirli come "Paesi in Via di Sviluppo". | «« |
3 | European Commission, Project Cycle Management Training Handbook, Sussex (UK), prepared by ITAD Ltd, May 1999. Cfr. Glossario. | «« |
4 | Secondo Hirschman, lo sviluppo è di per sé un processo squilibrato, nel quale operano tensioni, stimoli, contraddizioni settoriali e fattori endogeni, cioè peculiari di una ed una sola realtà. Anche i progetti di sviluppo sono coinvolti in questi meccanismi, e pertanto in essi giocano un ruolo centrale i fattori di incertezza, i vincoli ed i fattori collaterali, nel cui insieme si configurano anche certi gradi di libertà per la gestione del progetto. Cfr. A. O. Hirschman, I progetti di sviluppo. Un’analisi critica dei progetti realizzati nel Meridione e in Paesi del Terzo mondo, ed. it. a cura di P. G. Crosta, Milano, FrancoAngeli, 1975, p. 13. |
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5 | Professore presso la Facoltà di Economia dell’università degli studi di Bologna - Corso di Laurea e Laurea specialistica in Economia delle imprese cooperative e organizzazioni non profit -, nonché diplomato in servizio sociale e con esperienza decennale nella cooperazione decentrata come progettista. | «« |
6 | A. O. Hirschman, La strategia dello sviluppo economico, Firenze, La Nuova Italia Scientifica, 1969. | «« |
7 | È il processo di ampliamento delle possibilità di un soggetto (una persona ma anche un gruppo), con lo scopo di aumentare la capacità di agire di questo nel proprio contesto e di operare delle scelte in maniera autonoma. È una tecnica che fa leva sulle risorse già presenti per aumentarne l’autodeterminazione. Essere empowered significa essere dotato di capacità di esercitare diritti e scelte, al fine di soddisfare al meglio le proprie esigenze e poter esprimere le proprie capacità innovative e creative. Il termine è usato con particolare riferimento alle differenze di genere. L’empowerment è misurato dall’UNDP con un apposito indicatore. | «« |
8 | V. Ianni, La Cooperazione Decentrata allo sviluppo umano, op. cit. | «« |
9 | M. Rossi, I progetti di sviluppo. Metodologie ed esperienze di progettazione partecipativa per obiettivi, op. cit., p. 134. | «« |