Aree di intervento del volontariato
Dagli studi condotti da Ranci, emerge come il volontariato abbracci sostanzialmente 6 grandi aree d’intervento.
(Nel redigere questo testo si è tenuto molto conto del Secondo rapporto sul volontariato sociale italiano, a cura di R. Frisanco e C. Ranci, 1999, Le dimensioni della solidarietà, Fondazione Italiana per il Volontariato, Roma. Pubblicata in ISTAT, 1999, Le organizzazioni di volontariato in Italia, Argomenti n. 15, Roma)
Interventi di supporto in campo sanitario: si tratta d’interventi attuati da associazioni d’ispirazione laica, presenti su scala nazionale, di dimensioni molto ampie dotate di una struttura organizzativa molto organizzata(sono quelle tradizionalmente svolti dalle diverse Croci e dall’Avis).
All’interno di questo settore l’assistenza ai degenti ricopre un’importanza di tutto rispetto e, dopo il trasporto di malati/infortunati è oggi nel nostro paese l’aria d’intervento prevalente. Il volontariato che opera a favore degli ammalati, soprattutto quello ospedaliero, sembra presentarsi come un punto di osservazione importante in quanto propone in maniera esplicita e relativamente definita il problema dell’integrazione tra l’intervento pubblico e quello volontario all’interno di strutture sanitarie pubbliche.
Possiamo allora distinguere tra le associazioni che ricadono nell’assistenza ospedaliera e quelle che prestano assistenza ai malati a domicilio.
Tra questi ultimi, vi sono organismi che operano talvolta in stretto contatto con strutture ospedaliere ma che svolgono un’importante funzione nell’evitare l’ospedalizzazione, oppure nel seguire il malato bisognoso dopo il ricovero ospedaliero.
Attività di sensibilizzazione:
Costituiscono spesso l’obbiettivo esterno di aggregazioni la cui ragion d’essere pare connessa a motivazioni più di self-help che di volontariato, si tratta di attività sviluppate in prevalenza da gruppi di famiglie di che trovano in esse occasione di sviluppare scambi e aiuti riferiti alle problematiche direttamente vissute.
Attività Assistenziali:
Si configurano in un volontariato tradizionale, dedito all’assistenza domiciliare, alla distribuzione di aiuti economici anche nei paesi del terzo mondo. L’attività è svolta da associazioni e gruppi informali, prevalentemente di ispirazione cattolica.
Le aggregazioni che producono tali servizi sono di piccole dimensioni, composte da volontari che provengono dal quartiere della parrocchia di tutte le età, in prevalenza pensionati, studenti e casalinghe.
Attività di assistenza ospedaliera:
Hanno caratteristiche simile sul piano dei contenuti ma sono svolte da associazioni strutturate diversamente da quelle precedenti. Si tratta di organismi laici, di dimensioni ampie, a cui partecipano diversi lavoratori, nelle quali non è richiesto un impegno particolarmente intenso;in ogni caso, la forte strutturazione delle attività rende continuativa l’offerta del servizio.
Attività di animazione:
Comportano la promozione di spazi ed opportunità di socializzazione e di animazione del tempo libero, generalmente rivolte ai giovani oppure ad anziani. Qui si accompagna la tendenza a coinvolgere con continuità gli aderenti; spesso tali iniziative si legano ad una struttura che già funge da spazio d’incontro(ad esempio parrocchia).
Servizi di comunità:
Si tratta di strutture residenziali aperte all’accoglienza: di chi vive in prima persona situazioni di emarginazione (tossicodipendenti, stranieri, emarginati gravi, e minori). Spesso fanno capo ad un religioso responsabile, mentre il gruppo di volontari che vi operano è generalmente di dimensioni ridotte.
Il volontariato d’ispirazione religiosa sembra seguire, per attività e per fasce di utenza la tradizione d’interventi di carattere assistenziale (assistenza domiciliare, aiuti economici e così via) e di animazione culturale, configurandosi, a livello organizzativo, in maniera più spontanea e informale, con un piano di azione più localistico.
L’area d’impegno civile appare più strutturata al proprio interno (maggiore presenza di associazioni), con attività più specifiche e settoriali, è qui determinante la presenza di gruppi che svolgono interventi di supporto nell’ambito della struttura sanitaria.
- Introduzione
- Contesto storico di riferimento
- Nascita e sviluppo dello "Stato del benessere"
- La tradizione volontaria
- Il volontariato: una nuova area culturale
- Il terzo settore
- La Composizione del Terzo settore in Italia: Tipologia delle organizzazioni.
- Il confronto
- Spunti di riflessione
- Bibliografia