Per un servizio sociale trasformativo: approccio dell’agency e narrazione
I vantaggi derivanti
Come sottolineano Nigel Parton e Patrick O`Byrne, «il lavoro sociale può essere concettualizzato come un processo narrativo con risultati reali» (2005, 193) per cui le competenze degli assistenti sociali nel counselling sono essenzialmente quelle necessarie per la produzione degli artifizi retorici e delle domande efficaci, tali da generare storie e mondi di significato nuovi: nel lavoro sociale costruzionista, la competenza è rappresentata «dall’abilità di stare "sulla superficie"24 senza cadere nella tentazione di seguire le nostre ipotesi e di indugiare sul problema invece che orientarsi alle soluzioni» (ibidem, 85)25. Il posizionamento del servizio sociale in un paradigma dialogico-discorsivo, oltre che proprio alla natura dell’"oggetto" cognitivo, presenta i seguenti vantaggi:
- è possibile definire gli strumenti concettuali e gli indicatori per un assessment accurato;
- è possibile rendere confrontabili i metodi di intervento, dal punto di vista della valutazione di processo e degli esiti;
- è possibile favorire il percorso di riflessività e il vai-e-vieni tra teorie agite e teorie dichiarate, la reciprocità cognitiva e l’implementazione del «contratto riflessivo» (Schön 1993, 293-354);
- è possibile produrre un incremento nella definizione del ruolo professionale;
- è possibile ridefinire gli approcci delle policies verso l’obiettivo della capacitazione (empowerment) delle persone e dei contesti vitali: a partire dalla ricalibrazione della dimensione micro e meso anche la prospettiva macro dei sistemi organizzativi istituzionali delle risorse vengono ridefiniti nel passaggio dalla centralità degli oggetti materiali (bisogni e risposta ai bisogni) alla prospettiva relazionale che si fonda sull’attore sociale (capacitazioni sociali, e competenze e responsabilità personali);
- i professionisti del servizio sociale possono confrontarsi in modo più agevole con altre professioni, a partire da un proprio fondamento specifico, da propri elementi descrivibili e da competenze esclusive;
- tutto ciò è comunicabile chiaramente e trasmissibile in ambito formativo.
Per un servizio sociale trasformativo
- Introduzione
- L'idea di azione in Hannah Arendt
- Le "capabilities" secondo A. Sen e M. Nussbaum prima parte
- Le "capabilities" secondo A. Sen e M. Nussbaum seconda parte
- Unitarietà del soggetto e consapevolezza, ovvero dell'ambiguità del soggetto
- Consapevolezza e «modernità liquida»: la forma dell'acqua
- Verso un servizio sociale trasformativo
- L'oggetto del servizio sociale prima parte
- L'oggetto del servizio sociale seconda parte
- La necessità di uno scarto paradigmatico: l'approccio discorsivo
- Un modello per la pratica
- I vantaggi derivanti
- Conclusioni
- Bibliografia
- Note di testo